Cinquant’anni fa “West and soda. E il cinema di animazione cambiò
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino dedica una mostra al film “West and soda” e al suo autore Bruno Bozzetto che realizzò il cartoon mezzo secolo fa. La mostra – allestita nell’Aula del Tempio, Chapelle dell’Animazione – offre la possibilità di scoprire alcuni rari materiali che hanno dato vita al film, un capolavoro che ha cambiato la storia del cinema di animazione: una serie di lucidi e sfondi scenografici creati nei due anni di lavorazione, alcuni riquadri dello storyboard schizzati a mano e gli studi a matita dei personaggi principali. Vengono esposte anche le sagome in legno del protagonista e dell’antagonista di West&Soda e alcune stampe di fumetti pubblicate all’epoca sul Corriere dei Piccoli in seguito al successo del film. Una vetrina particolare è riservata alla serie di statuette, uniche al mondo, create dallo scultore Alessandro Zecca per omaggiare il film in occasione del cinquantesimo anniversario. Le statuette, modellate in resina acrilica e dipinte a mano, raffigurano i personaggi principali di West&Soda: Johnny, Clementina, il Cattivissimo, Esmeralda, Ursus, lo Smilzo e Socrate.

Affiancano i materiali originali le più belle sequenze di West&Soda, recentemente restaurato in HD (1920X1080) dallo Studio DVDlab di Roma. Impossibile non dedicare in questa circostanza un affettuoso abbraccio a Bozzetto, grande amico della montagna e sciatore impeccabile. A lui si deve, tra l’altro, una serie di significative vignette per un approccio più sicuro alla montagna. Di Bozzetto, che ha ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo e ha fatto parte della giuria del Trentofilmfestival, è stato restaurato recentemente il capolavoro “Allegro, non troppo” con un irresistibile Maurizio Nichetti, altro amico della montagna che per anni ha diretto il festival di Trento. Occorre rimandare a Wikipedia per avere un’idea della sterminata produzione di Bozzetto. Che negli anni Settanta creò alcune strisce a colori incentrate sulle nuove avventure del suo prediletto Signor Rossi (Il Signor Rossi e le donne), ma anche di Vip mio fratello superuomo e West & Soda, pubblicate sul Corriere dei Piccoli. In quegli anni pubblicò i libri a fumetti Mille piccoli cretini, Viva gli abominevoli sciatori e Ventun Din fotoamatore.
Bozzetto si dedicò anche alla realizzazione di cortometraggi dal vero: Oppio per oppio, La cabina e la serie Sandwich. Seguì verso la fine degli anni Ottanta il primo lungometraggio dal vero Sotto il ristorante cinese (1987) con Nancy Brilli, Amanda Sandrelli e Bernard Blier. Tra i vari cortometraggi realizzati: Mister Tao vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino nel 1990, e Cavallette, nominato al Premio Oscar nel 1991.

Il maestro ha operato anche nel campo della divulgazione scientifica, realizzando con Piero Angela circa 100 filmati inseriti nella rubrica televisiva Quark (1981-1988). Ora si diverte a raccontare della sua pecora Beeelen mostrandola in tutta la sua spontaneità mentre pascola o gioca con il cane, si lascia tosare e curiosa fra i vasi in giardino. Le vicende dei Bozzetto alle prese con Beeelen stanno appassionando i 5 mila fans del cartoonist su facebook, dove Bruno con la sua genialità e ironia pubblica foto e video dedicati alla pecora di casa. Un racconto digitale che riceve centinaia di like e commenti. “Non è una saga vera e propria”, ama scherzare. “Nasce quasi dal nulla. Viviamo con questa pecora da un anno e mezzo e mi viene d’istinto raccontare quello che combina. Chi mi segue ha poi interpretato i racconti quasi fossero una serie fumettistica. Ma tutto sta nel fatto che la gente si diverte perché ama gli animali. E la pecora ha colpito l’attenzione”.