Il triste destino delle montagne
L’alpinismo è finito, il mondo va a rotoli. Se queste sono le opinioni che Reinhold Messner continua a dispensarci, non ci resta che piangere. Solo un segno di vecchiaia? Stupire noi comuni mortali è la sua principale vocazione. Come fa sul Gazzettino del 28 luglio, quando afferma perentoriamente di non amare la montagna (“non amo la montagna, amo la mia donna, amo i miei bambini ma non la montagna: è la base per le mie esperienze”). Chi lo avrebbe mai sospettato tanto disamore?
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